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05/04/2015 L’ASSOCIAZIONE ITALIA PSICOLOGI “NON ESISTE L’IDEOLOGIA GENDER”

Segnaliamo quest’articolo comparso sul sito “Le cose cambiano” sul quale troverete cliccando anche il testo integrale

http://lecosecambiano.org/blog/307

Diffondiamo con gioia un importante documento emesso nei giorni scorsi dall’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) intitolato «Sulla rilevanza scientifica degli studi di genere e orientamento sessuale e sulla loro diffusione nei contesti scolastici italiani». Questo position statement si propone di portare chiarezza scientifica e rasserenare il dibattito in corso sull’opportunità di promuovere nelle scuole italiane interventi informativi e di sensibilizzazione su questi temi, da alcuni erroneamente definiti “ideologia del gender” (si veda per esempio lo spot video realizzato dall’associazione cattolica Pro Vita).
L’AIP scrive che il concetto di “ideologia del gender” è scientificamente inconsistente e che “esistono, al contrario, studi scientifici di genere, che hanno contribuito in modo significativo […] alla riduzione, a livello individuale e sociale, dei pregiudizi e delle discriminazioni basati sul genere e l’orientamento sessuale”. Riconoscendo la portata scientifica dei Gender Studies e dei Gay and Lesbian Studies, l’Associazione Italiana di Psicologia ribadisce che “favorire l’educazione sessuale nelle scuole e inserire nei progetti didattico-formativi contenuti riguardanti il genere e l’orientamento sessuale” significa “fare chiarezza sulle dimensioni costitutive della sessualità e dell’affettività, favorendo una cultura delle differenze e del rispetto della persona umana in tutte le sue dimensioni e mettendo in atto strategie preventive adeguate ed efficaci capaci di contrastare fenomeni come il bullismo omofobico, la discriminazione di genere, il cyberbullismo.”

Noi salutiamo questa dichiarazione come un incoraggiamento a combattere il bullismo omofobico a partire dall’educazione e dalla sensibilizzazione degli adolescenti nelle scuole.

“Per chi è impegnato, sul piano scientifico e formativo, a studiare e combattere fenomeni dolorosi e con conseguenze psicologiche a lungo termine come il bullismo omofobico e la discriminazione basata su stereotipi di genere – dice lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi (Sapienza, Università di Roma), coordinatore del comitato scientifico del progetto Le cose cambiano – questo documento dell’AIP rappresenta un importante segno di attenzione alla complessa realtà del mondo scolastico. Personalmente credo che ideologico sia l’atteggiamento di chi continua a negare la pluralità delle identità, ostinandosi a proporre modelli unici e dichiarando ‘contro-natura’ ciò che la comunità scientifica ormai da decenni definisce ‘normale variante del comportamento umano’. Se non educhiamo i giovani alla conoscenza, da cui deve discendere il rispetto di sé e dell’altro, e gli proponiamo invece soltanto visioni tradizionali peraltro in conflitto con le conoscenze scientifiche e i dati della ricerca empirica, siamo dei buoni educatori?”.

Segnaliamo inoltre che a fine aprile sarà in libreria il volume Bullismo omofobico. Conoscerlo per combatterlo (il Saggiatore) scritto dallo psicologo Ian Rivers della Brunel University di Londra. In appendice al volume il lettore italiano troverà la traduzione di un documento del 2014 promosso dall’American Psychological Association (APA) e dalla National Association of School Psychologists (NASP) sui temi delle differenze di genere e di orientamento sessuale nei contesti scolastici.

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