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2000 PERSONE IN PIAZZA AL LECCO PRIDE

lecco pride la sfilata

Non può essere l’unico criterio, quello dei numeri, a definire il successo di un’iniziativa, ma anche questo conta sul nostro territorio e fa scalpore e fa discutere. Al di la delle cifre che parlano sono gli occhi ed i sorrisi di chi c’era ed ha condiviso un bellissimo momento di festa e di rivendicazione. Abbracci, baci, strette di mano per dirsi che era bello vedere le strade di Lecco colorate e piene di persone felici che chiedono rispetto, diritti e con dignità ed orgoglio gridano ci siamo, siamo qui visibili per ciò che siamo o solidali verso chi vogliamo sostenere.

Il corteo, partendo dalla via antistante il Politecnico, ha percorso le vie del centro e del Lungolago coinvolgendo con la musica il ballo l’intera città, una vera festa itinerante. Giovan*, anzian*, ragazz*e famiglie con bambin*, un piacevole miscuglio che solo il Pride è capace di creare.

Da sempre , la parata del Pride è il segno della voglia di essere visibili nel ricordo della prima rivolta a Stonewall. Allora, come oggi, la visibilità è stata un segno di protesta verso una società che voleva le persone LGBT+ invisibili senza diritti, senza volto e senza parola. 

 

Sfilare per le vie di Lecco ha avuto per noi questo significato, in una cittadina ed un territorio di provincia dove a volte essere ciò che si è costituisce ancora impedimenti e difficoltà. 

 

 

 

 

foto lecco pride 2022Poi il momento in una piazza Garibaldi piena, con musica e parole.

L’intervento della presidente di Renzo e Lucio, Dalila Maniàci che ha dedicato il Lecco Pride a Cloe Bianco, la persona transessuale suicida di qualche giorno fa, il saluto del Sindaco Mauro Gattinoni che ha ribadito la vicinanza delle amministrazioni, diverse sul palco, e la convinzione che a Lecco serve un Pride sono stati i primi interventi.

 

 

Poi il Lecco Pride ha deciso di raccontare storie e si sono avvicendati quattro persone di verse con storie differenti ma significative. Stefano che ha raccontato  la sua vicenda di Scout cattolico, Francesca ha raccontato come nasce la passione per combattere a fianco delle persone non mondo del lavoro nella Cgil. Poi Chiara, con la sua vicenda personale di donna lesbica moglie e mamma ricordato a tutti noi l’importanza di essere se stessi e di superare ogni giorno, per tutta la vita i pregiudizi.

 

Infine Olimpia ha raccontato la difficoltà di poter essere sempre se stessi in un territorio provinciale dove stereotipi e chiusure mentali ancora rendono difficile la vita delle persone giovani .

 

 

 

 

 

 

 

Non eravamo soli però. Con noi tanta partecipazione di persone che da esperienze e realtà diverse ha voluto sostenere e insieme chiedere un cambio di mentalità . 

Il Lecco Pride ha saputo coinvolgere non solo tante persone in piazza, ma anche cittadini e cittadine, associazioni, aziende diversi partiti politici. 

 

 

Il Pride che ci eravamo immaginati già tre anni fa il Pride che getta ponti, che costruisce solidarietà e che non si ferma solo ai nostri diritti negati ma lotta e si impegnava per il rispetto di tutte le persone e della loro dignità . 

Tutto questo è stato il Lecco Pride cercatelo sui volti e nei cuori di chi c’era. 2 mila grazie a tutt*

 

gli scout agesci al lecco pride

 

 

 

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