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16/06/2015 A MILANO STUDENTE DELLA STATALE AGGREDITO

Un’aggressione a sfondo omofobo contro uno studente. A denunciare il fatto  è l’associazione studentesca ‘Rete della conoscenza’ e ‘Link’ sindacato universitario studenti. “Un ragazzo, particolarmente attivo sulle problematiche riguardanti l’orientamento sessuale e relative discriminazioni, ha subito un’aggressione da parte di tre individui probabilmente legati ad aree e formazioni neofasciste . Il ragazzo era appena uscito dall’università quando è stato seguito, spintonato, immobilizzato e schiaffeggiato. Solo l’arrivo di altre persone ha messo in fuga i tre individui che prima di correre via hanno spintonato a terra il nostro compagno. Nonostante le intimidazioni fisiche e verbali, sta bene e ha già sporto denuncia alle autorità competenti. Gli insulti riguardavano la sua appartenenza politica e la sua militanza sulle tematiche LGBT”.

Secondo quanto riportato dagli studenti, il ragazzo avrebbe anche ricevuto numerose offese. In particolare una relativa alle sue posizioni critiche con i gruppi anti-gay come le Sentinelle in Piedi: “Ti diverti a scrivere cazzate sulla gente perbene che manifesta per la libertà di espressione – avrebbero detto i neofascisti – mica tutti sono pervertiti come te, ora vediamo se ti piace tanto l’antifascismo da tastiera”.

 

Immediata la condanna da parte degli altri studenti dell’associazione. “Azioni del genere non possono e non devono essere minimamente tollerate, e chi le compie non può avere nessuna legittimità di azione nella nostra città. E’ evidente che si tratta di un’aggressione a sfondo omofobo e ci chiediamo fino a quando le istituzioni e la società civile hanno intenzione di ignorare la gravità del fenomeno e pensare che non sia legato a disinformazione e retaggi culturali medievali. E’ inammissibile che siano le stesse università a concedere i propri spazi a gruppi che anche solo nel linguaggio fanno proprie le sopracitate ideologie discriminatorie. Inoltre, non possiamo accettare che chi si espone politicamente, nel rispetto dei veri valori democratici, debba rischiare di subire tali violenze. E’ giunto il momento di capire che non prendere posizione sui fenomeni fascisti e discriminatori significa semplicemente legittimarli e rendersene complici”.

 

 

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