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COSA SUCCEDE IN POLONIA

Cosa sta accadendo in Polonia: da tempo la destra conservatrice cattolica sta portando avanti una campagna contro le comunità LGBt+ fatta di propaganda e fake news unite ad azioni politiche tese a creare un clima di odio. Al governo del Paese c’è dal 2015 il partito di destra “Diritto e Giustizia” (Pis), guidato dal primo ministro Jarosław Kaczyński, confermato nelle scorse elezioni del 2019.

La politica conservatrice del governo: nella sua ultima campagna elettorale il leader del partito cattolico e conservatore ha corteggiato il suo elettorato con temi legati al sostegno della famiglia tradizionale ed ai valori cristiani, contro l’aborto e contro quello che definisce «la promozione del sesso tra minorenni». Nello stesso tempo ha messo in campo una vera e propria campagna mediatica e politica contro i diritti delle persone LGBT+ presentandoli come una minaccia alla famiglia tradizionale e all’ordine morale.

Politiche d’odio: alcune realtà ultra cattoliche e conservatrici in Polonia, da anni stanno spingendo per una propaganda mediatica anti/gender, fatta di incontri, spot, iniziative, fake news. Il loro intento è quello di seminare paura nelle famiglie paventando il pericolo di una fantomatica ideologia che vuole rovinare i loro figli. Lo spetto di questo pericolo sta portando al rischio di eliminare qualsiasi tentativo di introdurre nelle scuole ogni forma di educazione sessuale e di genere. Spesso le parole usate sono violente e paragonano l’omosessualità alla pedofilia ed i gay ad una lobby potente capace di rovinare i loro figli.

Proposte di legge contro il mondo LGBT: Nell’ottobre scorso un politico di un partito populista ed euroscettico ha avanzato una proposta di legge contro le comunità LGBT+ presenti in Polonia.  La proposta aveva tre punti fondamentali:

1. Rivedere le leggi sulle manifestazioni pubbliche per cercare di evitare in qualsiasi modo i pride che da tempo sono contrastati da attivisti cattolici o impediti da alcuni sindaci.

2. Impedire o limitare che possano accedere al Paese qualsiasi tipo di finanziamento proveniente dall’estero per le associazioni LGBT+, in modo particolare dalla Comunità Europea.

3. cercare impedire in ogni modo l’accesso nelle scuole ad attivisti LGBT+ per preservare i valori cattolici nei bambini e nei ragazzi, una sorta di legge contro la propaganda gay della Russia.

Anche se questa proposta a livello nazionale non è stata ancora approvata, alcuni comuni polacchi anno adottato norme che tendono ad andare in questa direzione o per lo meno di creare un clima di odio nei confronti delle persone LGBt+.

Una raccolta firme: Vista la situazione polacca le associazioni Il Grande Colibrì, Certi Diritti ed AllOut hanno lanciato una campagna in Italia per invitare Regioni e Comuni gemellate con queste realtà territoriali polacche per invitarli ad azioni che tendano a contrastare il fenomeno.

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