“Milano sarà sempre più capitale dei diritti di tutti”. Così il sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pispia, ha salutato i partecipanti al Pirlotondo, la manifestazione dei Sentinelli di Milano, riuniti in piazza Scala per chiedere al governo una legge contro l’omofobia. “Eliminare qualsiasi discriminazione – ha detto Pisapia – e far sì che i diritti civili non siano solo un pezzo di carta presente in Costituzione, ma diventino delle realtà concrete ogni giorno”.
“Quando si cerca di fare diventare realtà i diritti che spesso sono solo sulla carta – ha aggiunto Pisapia a margine dell’iniziativa – gli ostacoli sono una realtà quotidiana. Ma bisogna sempre guardare avanti e noi stiamo dando degli esempi coraggiosi perché i diritti civili e i diritti sociali diventino una priorità per l’intero paese”.
I Sentinelli di Milano, ha spiegato il portavoce Luca Paladini, sono un movimento di singoli cittadini nato a ottobre (in risposta alle Sentinelle in piedi) con l’obiettivo di “portare in piazza i temi della laicità che la politica ha un po’ dimenticato. Partendo dalla rete, abbiamo portato 4mila persone in piazza Einaudi in occasione del convegno sulla famiglia tradizionale organizzato dalla Regione Lombardia e da lì stiamo continuando nel solco di chiedere più diritti toccando tutti i temi della laicità: testamento biologico, eutanasia, difesa della legge 144. L’ispirazione per il nome della manifestazione di oggi – ha aggiunto – ce l’ha data il governatore della Lombardia Maroni quando ci ha definito ‘quattro pirla’.