E’ morto Oliver Sack, medico neurologo e scrittore. Un suo libro “Risvegli” ha ispirato un indimenticabile film con Robert De Niro e Robin Williams. Altri suoi libri hanno raccontato la vita di persone affette da alcuni disturbi neurologiche. Pochi giorni fa un suo scritto sul New York Times in cui racconta il suo coming out a 18 anni.
“Fu allora che mio padre, indagando sui miei sentimenti sessuali, mi costrinse ad ammettere che mi piacevano i ragazzi. “Io non ho fatto niente”, dissi, “è solo una sensazione – ma non dirlo a mamma, non lo capirebbe”. Lui, invece, glielo disse, e lei, la mattina dopo, scese con una smorfia di orrore sul viso, urlandomi: “Tu sei un abominio. Vorrei che tu non fossi mai nato”….Non si parlò più di questo argomento, ma la durezza delle sue parole mi fece odiare il lato intollerante e crudele della religione.”
La reazione dura dei suoi genitori, profondamente religiosi, lo allontanò per anni dalla famiglia e dall’ebraismo fino allo scorso anno in cui Oliver tornò con il suo compagno Billy
“Avevo un po’ paura nel visitare la mia famiglia ortodossa con il mio compagno, Billy – le parole di mia madre riecheggiavano ancora nella mia mente – ma anche Billy fu accolto calorosamente.”
Lo scrittore scoprì felicemente che qualcosa era cambiato nella sua famiglia profondamente religiosa e qualcosa stava cambiando anche fra gli Ortodossi Ebrei e tutto ciò avvenne durante il pasto di apertura dello Shabbat. La pace e l’accoglienza di quel pasto riempirono il cuore di Oliver che però con profonda malinconia si chiese, pensando a quanto era accaduto nel momento in cui al padre ammise di essere gay
“e se A e B e C fossero stati diversi? Che persona sarei stata? Che vita avrei potuto vivere?”
Qui il link dell’intervista : il modo più bello per salutare la sua dipartita.
QUI LO SCRITTO TRATTO DA REPUBBLICA.IT