#unionicivili
Che ci sia fermento nelle Camere della politica italiana in vista della discussione sul disegno di legge sulle unioni civili (ddl Cirinnà) pare ormai chiaro a tutti. Alfano ha lanciato l’idea di un referendum da indire subito dopo l’approvazione della legge e subito c’è chi vuol fare di più e si spinge alla minaccia preventiva. Il senatore Mario Mauro, presidente del gruppo Popolari per l’Italia che sostiene il governo Renzi, propone ai colleghi del Nuovo Centro Destra di non attendere l’approvazione della legge ma di agire subito e far cadere il governo per impedire il passaggio del DDL Cirinnà. “Confidare nel referendum come propone Alfano significa fingere di essere intenzionati a contestare la legge una volta approvata, senza aver fatto prima l’unica cosa necessaria perchè non venisse approvata…. C’è solo un modo per fermare il ddl Cirinnà ed è far cadere il governo prima”.
Parole pesanti e forti volte a bloccare qualsiasi tentativo di maggioranze differenti in Senato al momento del voto e una chiara minaccia ai colleghi senatori, se volete votare il ddl Cirinnà rischierete di andarvene a casa.
Facciamo notare che da sempre, esplicitamente o velatamente, Mario Mauro è un esponente di un noto movimento ecclesiale che porta il nome di Comunione e Liberazione che da sempre a Milano ed in Lombardia si è spesa a suo sostegno.