Inghilterra e Galles: il sigillo della regina
Londra, 17 luglio 2013
Se guardate la mappa sulla situazione europea, nella colonna destra, noterete che è ancora più blu. Agli stati che hano esteso il matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso si sono aggiunte Inghilterra e Galles, due nazioni del Regno Unito.
Il Marriage (Same Sex Couples) Bill, così si chiama la legge fortemente voluta dal premier conservatore (!) David Cameron, dopo essere stato approvato a larga maggioranza dalle camere ha ottenuto la firma definitiva della Regina Elisabetta che è arrivata prima del previsto.
«Proprio in quanto conservatore credo nell’istituzione del matrimonio, per tutti», aveva detto il premier.
I primi matrimoni saranno celebrati in Inghilterra e Galles dal prossimo anno mentre un testo parallelo sta compiendo un simile percorso anche nell’assemblea scozzese.
Le nozze gay non potranno essere celebrate dalla Chiesa di Inghilterra e da quella di Galles, mentre altre confessioni e culti hanno la facoltà di offrirle o meno ai propri fedeli.
Parigi, 17 maggio 2013
Nella giornata internazionale per la lotta contro l’omofobia e transfobia, il pronunciamento della Corte Costituzionale francese, a cui avevano fatto ricorso gli oppositori del matrimonio egualitario, ha dato il via libera alla legge che estende il matrimonio e le adozioni alle coppie dello stesso sesso, legge che è stata quindi definitivamente promulgata con con la firma del presidente francese Francois Hollande e la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Entrata in vigore la legge, fervono i preparativi: il primo matrimonio sarà celebrato il 29 maggio a Montpellier. Lo ha annunciato lo stesso sindaco della cittadina francese, Helene Mandroux: “il bando può essere pubblicato ed il matrimonio sarà celebrato dopo dieci giorni”. Convoleranno a nozze Vincent Autin, 40 anni, militante della causa omosessuale, e il suo compagno Bruno, 30 anni, in coppia da sette.
La Francia è il 14 esimo paese al mondo a legalizzare le unioni tra persone dello stesso sesso.
Brasilia, 14 maggio 2013
Il Consiglio Nazionale di Giustizia ha approvato a maggioranza (14 contro 1) una risoluzione che impone agli uffici dell’anagrafe civile di tutto il paese, e non solo degli stati che già lo consentono, di celebrare il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso che ne facciano richiesta. Impone inoltre la conversione in matrimonio delle unioni civili già registrate (consentite a livello federale).
La decisione del Consiglio Nazionale di Giustizia entrerà in vigore con la pubblicazione sul Dìario de Justiça Eletrònico, l’equivalente delle nostra Gazzetta Ufficiale.
Con Argentina e Uruguay diventano tre gli stati dell’america Latina che riconoscono il matrimonio tra persone dellos tesso sesso.
USA, maggio 2013
In attesa del pronunciamento a giugno della Corte suprema, sollecitata dallo stesso presidente Obama, sulla costituzionalità del Defence Of Marriage Act (la legge che riconosce legittimi solo i matrimoni tra un uomo ed una donna), altri tre stati statunitensi hanno approvato questo mese il matrimonio omosessuale, portando così a 12 il numero degli stati USA dove due persone dello stesso sesso possono convolare a nozze.
Si tratta, nell’ordine, del Rhode Island (2 maggio), del Delaware (7 maggio) e del Minnnesota (15 maggio) che si aggiungono a Connecticut, Massachussets, New Hampshire, Vermont, New York, Iowa, Maine, Maryland e Washington, a cui va aggiunto il District of Columbia.