Esattamente un anno fa il 20 maggio 2006 veniva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge sulle Unioni Civili. Una legge attesa da decenni e che finalmente riconosceva, per la prima volta, un valore giuridico alle coppie composte da due persone dello stesso sesso.
Ma a distanza di un anno dall’approvazione della legge quale è stata la ricaduta sul nostro territorio?
L’associazione Renzo e Lucio ha diffuso i dati raccolti :
- al 31 marzo 2017 le coppie che hanno celebrato l’Unione Civile in provincia di Lecco sono venti, secondo i dati della Prefettura
- 3 unioni civili registrate fra il mese di aprile e maggio.
Sono quindi 23 le coppie che si sono unite in Provincia di Lecco e possono beneficiare di una legge sulle unioni civili che sostanzialmente parifica diritti e doveri fra le coppie omosessuali a quelli del matrimonio.
Fra queste coppie si registrano tre trascrizioni di matrimoni celebrati all’estero, poche unioni di coppie composte da due donne ed una media di età fra i 38 anni.
Parecchi i comuni coinvolti dalla Brianza fino alla Valsassina.
Legge sulle Unioni Civili. La soddisfazione di Renzo e Lucio.
Mauro Pirovano, preside dell’associazione Renzo e Lucio esprime soddisfazione: ” ventitre coppie per la sola provincia di Lecco è un dato importante se teniamo conto che siamo in un contesto dove la visibilità è per qualcuno ancora un problema. In questi mesi, abbiamo anche osservato con piacere il forte accompagnamento a questi momenti da parte di amici, famiglie e conoscenti, una vera e propria festa.”
Una legge quindi che oltre a garantire diritti riesce anche a rompere pregiudizi ed a generare un cambiamento della società “l’applicazione della legge, prosegue Pirovano, mette in atto un cambiamento culturale e sociale dimostrando che il Paese era ed è pronto a riconoscere il valore delle Unioni Civili. Paure e perplessità appartengono più alla classe politica che ai cittadini.”
La nostra battaglia non si ferma qui ovviamente, continueremo a chiedere il matrimonio egualitario ed il rispetto per le nostre famiglie, per i nostri figli che la legge dello scorso anno non ha voluto considerare e difendere.
Renzo e Lucio