da Repubblica.it
Blitz omofobo al liceo Giulio Cesare. Questa mattina, all’ingresso del celebre liceo classico romano a Corso Trieste, i militanti di Lotta studentesca, organizzazione giovanile vicina a Forza Nuova, hanno esposto uno striscione contornato da bandiere e fumogeni gialli con la scritta: “Maschi selvatici, non checche isteriche”. Simile l’azione del collettivo di destra Rotta di collisione che ha esposto un lenzuolo con la scritta “Emergenza omofollia”.
Due azioni decise contro la scelta di alcuni docenti di far leggere ai propri alunni il romanzo “Sei come sei” di Melania Mazzucco. Il libro, edito lo scorso anno, racconta la storia di una ragazzina, Eva, figlia di due papà, Christian e Giosé. Una famiglia piegata dal lutto per la morte del secondo uomo, dall’abbandono quando l’undicenne viene affidata a uno zio perché l’altro genitore non viene riconosciuto come tale e dalle offese dei compagni di classe di Eva che la scherniscono.
Un testo finito per questo nella black list dei giovani neofascisti di Lotta studentesca (Ls) che lo ritengono “di carattere decisamente omosessualista e fin troppo esplicito”.
”Apprendo con sbigottimento e dispiacere la notizia dell’esposto presentato contro i docenti del liceo che hanno fatto leggere e discutere ‘Sei come sei’ ai loro studenti – replica la scrittrce – Trovo del tutto pretestuosa l’accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d’amore, e ridicola l’accusa rivolta agli insegnanti”. ”Leggere romanzi che parlano di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita – aggiunge la Mazzucco – non ha mai corrotto nessuno. Il compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda. A meno che non si voglia mettere in discussione il diritto di considerare i ragazzi delle persone capaci di intendere e di volere, e di formarsi delle opinioni. Dare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi – anche con un libro: è proprio questo che significa svolgere correttamente il proprio mestiere di insegnanti”.
Nei giorni scorsi anche l’associazione Giuristi per la Vita e l’associazione Pro Vita Onlus avevano presentato in procura un esposto perché alcuni passi del libro “rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico”. Alcuni professori della scuola che ha appena compiuto 80 anni erano stati così denunciati per “divulgazione di materiale osceno”. Sotto accusa è infatti finito un brano che narra del tema del sesso tra gay.
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