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25/07/2014 LA PROPAGANDA CATTOLICA AL COMUNE DI VERONA

Con 17 voti a favore e 12 contrari, il consiglio comunale di Verona ha approvato una mozione volta ad impedire che nelle scuole comunali si possa parlare di omosessualità. La proposta prevede l’istituzione di un «osservatorio» che vigili sulle attività scolastiche e fornisca «un’adeguata informazione preventiva ai genitori sul contenuto dei progetti di educazione all’affettività e alla sessualità, come pure sugli spettacoli e sugli eventi ludici, che vengono proposti ai loro figli». Inoltre il Coordinamento dei Servizi Educativi verrà incaricato di raccogliere le «segnalazioni dei genitori e degli insegnanti sui progetti di educazione all’affettività e alla sessualità, come pure sugli spettacoli e sul materiale didattico, che risultino in contrasto con i loro principi morali e religiosi». Sarà anche istituito un numero verde incaricato di raccogliere tali segnalazioni.

Quest’ atto politico e fortemente ideologico è il frutto della propaganda degli ultras cattolici che da tempo, attraverso la guida della rivista Tempi.it, il movimento Giuristi per la vita, le Sentinelle in Piedi, Comunione e Liberazione ad altri politici di centro destra, stanno promuovendo un attacco diretto alle istanze delle persone omosessuali e transessuali.

La loro ideologia “Creazionista” mira ad eliminare anni di progressi di studi scientifici sull’orientamento sessuale, il genere, preferenza sessuale per ritornare alla tesi biblica che si nasce uomo e semplicemente e naturalmente ci si innamora di una donna.

Per queste frange estreme del movimento cattolico, come spesso è accaduto nella storia, il dato scientifico va dedotto e piegato al testo biblico, letteralmente applicato, eludendo qualsiasi forma di interpretazione biblica.

La loro concezione creazionista va poi applicata teocraticamente al contesto sociale arrivando non solo a negare l’evidenza dell’esistenza delle persone omosessuali, ma impedendone qualsiasi forma di comprensione scientifica e sociale.

Il loro accanirsi a tutti i costi per impedire che all’interno delle realtà formative come la scuola non ci si limiti a parlare solo di Adamo ed Eva ma si cerchi di introdurre elementi di conoscenza scientifica sulla sessualità, diviene un tabù, una pericoloso operazione da contrastare al punto di limitare la libertà di espressione di chi non la pensa come loro.

L’atto del comune di Verona, oltre ad essere retrogrado, censore ed ideologico si pone come minaccia all’autonomia scolastica per imporre un modello culturale cattolico che non rispetta laicità dello Stato e professionalità degli insegnanti.

Spesso queste persone si fanno paladini della libertà di espressione ma in realtà stanno realmente operando per imporre, anche con la forza ideologica, un pensiero unico frutto della loro credenza creazionista.

Fare di tutto per evitare che la scuola formi alla comprensione della sessualità ed in questo modo combatta l’ignoranza ed il bullismo in base all’orientamento sessuale, diviene allora un chiaro atto e pensiero contro qualsiasi forma di comprensione dell’omosessualità e per ciò stesso , diviene omofobia applicata.

Questa ideologica propaganda creazionista che parte della Chiesa Cattolica sta promuovendo, diviene un pericolo non solo per le persone omosessuali ma per chiunque abbia un idea differente della vita e della realtà e mira unicamente a impedire qualsiasi forma di riconoscimento, sociale, o giuridico alle persone omosessuali.

Qualsiasi parola innovativa e positiva che il nuovo Papa si è permesso di dire a riguardo delle persone omosessuali, viene concretamente qui vanificata dalla pratica di parte della Chiesa e pretende ora chiarezza perché non si può con una mano benedire la comprensione e l’amore verso tutti e con l’altra permettere a queste frange estremiste di operare per negare libertà di espressione e l’esistenza stessa delle persone omosessuali, il passo successivo sarebbe chiaramente quello di tornare a parlare di omosessualità come malattia.

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