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29/07/2014 RENZI CONGELA UNIONI CIVILI E LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

Avvenire: “Capitolo unioni civili. La proposta della senatrice Cirinnà sembra sovrapponibile al matrimonio: ma è un’iniziativa personale o è condivisa dal Pd?

Renzi : “Io ho sempre detto che i diritti civili stanno in un pacchetto che parte dalle riforme costituzionali. Una volta che il Parlamento avrà terminato di votare queste, discuteremo anche su quella che ritengo essere una assoluta e corretta rappresentazione delle civil partnership, sul modello tedesco. E sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo vedremo una proposta ad hoc del governo, che è pronto a prendere una sua iniziativa.”

Questo il testo dell’intervista del premier Matteo Renzi al quotidiano cattolico Avvenire. Parole che sorprendono per vari aspetti. La prima riguarda il fatto che il Premier scredita ed annulla un processo parlamentare iniziato in commissione annunciando una proposta ad hoc del Governo, la seconda riguarda i tempi che il premier lega al lungo percorso delle riforme costituzionali. Risultato evidente : si allungano i tempi, non si ha ancora un idea precisa di che tipo di legge si vada a prevedere, insomma ancora una volta parole e parole ma nulla di concreto.

L’intervista al quotidiano cattolico però porta con sé anche una componente aggiunta preoccupante che spiega bene non tanto Renzi ma altri due protagonisti della battaglia contro i diritti civili in questo Paese.

Mario Adinolfi del PD, giornalista di area cattolica da sempre in prima linea con la parte conservatrice della Chiesa Cattolica, canta alla vittoria frutto del lavoro delle Sentinelle in Piedi, di Manif Pour Tous e della mobilitazione in piazza di quest’ultimi. Secondo lui il DDL Cirinnà sulle unioni civili slitta e non è più una priorità del Governo ed aggiunge il DDL Scalfarotto sulla lotta all’omofobia è ormai in cantina. Parole chiare.

A questa posizione si aggiunge il commento di Giovanardi che, sempre pronto a cambiare casacca ed a passare all’opposizione ad ogni minimo accenno di riconoscimento di qualsiasi diritto agli omosessuali, si compiaccia e benedice il rinvio di Renzi affermando “ il ddl Cirinnà è in netto contrasto con l’istituto del matrimonio e viola la Costituzione. Il ddl Scalfarotto non solo è incostituzionale ma una follia illiberale” . Anche qui parole chiare.

Non assicurano le parole della senatrice del PD Monica Cirinnà , che pur non sapendo nulla della eventuale proposta del Premier, si dice fiduciosa in attesa sicura che se il Governo interviene è segno che ha a cuore la questione.

In conclusione, nonostante tante promesse e belle parole, tutto rinviato a data da destinarsi per far contenti le componenti conservatrici cattoliche presenti nel PD, nel Governo (NCD) e nel Partito Democratico.

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