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01/09/2014 GIOVANI SCOUT CORAGGIOSI

Questa estate 30.000 giovani scout cattolici italiani, appartenenti all’Agesci, si sono ritrovati per la loro Route, la “strada” come la chiamano loro, dal 1 al 10 agosto. Una strada fatta di incontri, campi, camminate e riflessioni che ha coinvolto ragazzi dai 16 ai 21 , la terza fase della proposta educativa scout.

Le loro riflessioni e discussioni hanno portato ad elaborare la “Carta del Coraggio”, un documento, redatto da un parlamentino di oltre 450 ragazzi e ragazze, che ha messo nero su bianco i valori in cui si riconoscono e che racconta la loro visione dell’associazione, della Chiesa, della politica e del mondo.

In un paragrafo del documento intitolato “Amore”, i giovani scout, sulla base dell’amore autentico ed universale ispirato dal messaggio del Vangelo, si impegnano a “portare avanti valori di non discriminazione e di accoglienza nei confronti delle persone di qualunque orientamento sessuale.”

Inoltre si impegnano di credere nel valore della famiglia che considerano la comunità primaria della società ma che specificano deve essere intesa “ come qualunque nucleo di rapporti basati sull’amore e sul rispetto”.

Nella seconda parte del paragrafo “Amore” i giovani scout avanzano le loro richieste. Da prima chiedono “all’Agesci di allargare i propri orizzonti affinché tutte le persone- indipendentemente dal’orientamento sessuale- possano vivere l’esperienza scout e il ruolo educativo con serenità, senza sentirsi emarginati” e “di dimostrare maggiore apertura a riguardo a temi quali omosessualità ,attraverso occasioni di confronto e dialogo”.

I giovani Rover o Scolte, cosi si chiamano fra loro, chiedono anche “alla Chiesa di accogliere non solo tollerare qualsiasi scelta di vita guidata dall’amore” e di mettersi in discussione e rivalutare alcuni temi come quello dell’omosessualità.

Inoltre chiedono alle istituzioni di portare avanti politiche di non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e di riconoscere giuridicamente le unioni omosessuali.

Affermazioni chiare e precise che i ragazzi hanno votato e sottoscritto e non lasciano dubbi sul loro desiderio di vedere un futuro diverso per la Chiesa e lo Stato nei confronti delle persone omosessuali. Ora questa “carta del coraggio” verrà valutata dai capi scout e dall’Agesci e resa definitiva a breve.

Di fronte a queste posizioni innovative subito si sono però aperte le discussioni ed è già partita una campagna di delegittimazione o presa di distanza nei confronti dei giovani scout da parte di alcuni capi ed alcuni ambienti cattolici.
Il sito cattolico www.notizieprovita.it ha già dedicato ad essi un paio di articoli critici che però registrano a sorpresa anche dei commenti che difendono le affermazioni fatte da quel documento .

Riportiamo qui un commento di una ragazza, Francesca:
“Io sono una ragazza di quei 30.000 che hanno proposto una simile concezione sull’amore. Credo in quei principi che hanno ricevuto così tante critiche. Sono rimasta delusa da questa poca presa di posizioni di alcuni capi che si tengono a dovuta distanza da questi pensieri e critiche. Sono fiera di pensarla in questo modo perché come dice papa Francesco “chi sono io per giudicare?”. Perché un amore tra coppie dello stesso sesso dovrebbe valer meno di un amore etero? Chi siete voi per giudicare questa cosa?Volevate qualcuno a cui fare delle critiche? Sì siamo noi 30.000 mila ragazzi che un giorno non troppo lontano diventeranno i capi dell’associazione e potremo davvero cambiare le cose come abbiamo scritto nella carta.”

Un commento a cui poco c’è da aggiungere e che fornisce buone speranze per un futuro diverso.
Noi come associazione ribadiamo la nostra disponibilità a discutere e dialogare coi giovani del mondo cattolico, come è già accaduto due anni fa in un incontro fra Renzo e Lucio ed un gruppo di Scout, nel quale tante di queste nuove aperture serenamente affioravano.

scout route nazionale

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Activists Rally At Boy Scout Memorial In DC For Inclusion Of Gays In Scouts

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