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12/11/14 LA CURIA DI MILANO SCHEDA LE SCUOLE A FAVORE DEI GAY

Nei giorni scorsi la Curia di Milano ha promosso un censimento informale chiedendo agli insegnanti di religione milanesi di segnalare le scuole a favore dei gay, ossia le scuole in cui si affronta apertamente il tema dell’omosessualità.

UNA CIRCOLARE CHE POI SPARISCE DAL SITO

La circolare, messa on line sul portale a cui accedono solo i prof di religione con una password doveva restare riservata, ma appena in Curia è arrivata la notizia che il contenuto della missiva stava per diventare pubblico, come d’incanto la lettera è sparita.

Don Giovanni Battista Rota, responsabile dell’ufficio che cura i rapporti fra la diocesi e gli insegnanti di religione, ha successivamente precisato che si trattava solo di «un’indagine informale» cercando di smorzare le polemiche, affermando che l’obbiettivo dell’indagine è stato oggetto di fraintendimento..

IL NEMICO PARREBBE ESSERE LA “IDEOLOGIA DEL GENDER”

In realtà il motivo della lettera ai professori di religione è chiaro e mira a comprendere la diffusione di quello che la curia milanese chiama “ideologia del gender”, un termine che abbiamo imparato a conoscere recentemente attraverso le invenzioni menzognere delle Sentinelle in Piedi.

Nel documento si parla infatti di “ideologia del gender” e si critica aspramente qualsiasi iniziativa volta ad affermare la libertà di orientamento sessuale. Anche l’urgenza di conoscere “entro la fine della settimana” il nome delle scuole in cui viene affrontato il tema dell’omosessualità lascia interdetti.
Non a caso gli stessi insegnanti di religione destinatari della missiva sono rimasti perplessi ed hanno preferito segnalare e rendere pubblica la richiesta della curia.

QUESTIONI ETICHE E LAICHE PREOCCUPANTI

La lettera apre anche altre questioni etiche piuttosto spinose perché ai docenti di religione viene chiesto di fatto di interferire con il lavoro dei colleghi, intercettando i percorsi educativi non graditi alla Chiesa e segnalandoli. Resta da capire quali provvedimenti avrebbe preso la Curia una volta ottenuta la “lista nera”: magari l’avvio di una campagna per “delegittimare l’omosessualità?”.

L’INTEGRALISMO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE  AVANZA ANCHE A MILANO ?

Un segnale sicuramente preoccupante che delinea come l’offensiva retrograda e clericale partita da ambienti integralisti cattolici si stia facendo largo anche in altre realtà della Chiesa di solito più aperte al confronto ad al dialogo. La curia di Milano, un tempo aperta al confronto ed al dialogo con la società e la scientificità, pare iniziare a ceder alle offensive integraliste del Cardinal Scola e di Comunione e Liberazione.

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