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PADRI E FIGLI GAY: LA SEMPLICITÀ DELL’AMORE

19 marzo – festa del papà

Due notizie d’oltre oceano che ci piace riportare in prossimità della festa del papà.

La commovente lettera al figlio
che vuole fare “coming out”

Un padre, dopo avere casualmente sentito il figlio Nate discutere al telefono con il suo partner come rivelare la sua omosessualità ai genitori, ha deciso di tranquillizare il figlio lasciando sul frigorifero di casa questa lettera:

 

“Nate, ho sentito per caso la tua conversazione telefonica con Mike la scorsa notte, a proposito dei tuoi piani di uscire allo scoperto (“come out”) con me.
L’unica cosa che ho bisogno che pianifichi è di portare il succo d’arancia e il pane a casa dopo la scuola.
Siamo allo scoperto (“we are out”), come te adesso.
So che sei gay da quando avevi sei anni e ti amo da quando sei nato. ”
Papà.
Ps: tua madre e io pensiamo che tu e Mike formiate una bella coppia

Dice Angela Vitaliano su “Il fatto”“Una considerazione semplice come semplice sa essere l’amore di un padre per il proprio figlio. Poco importa chi quel figlio a sua volta ami, se ciò lo rende felice”

 

Il figlio fa coming out e il senatore fa dietro front

Robert Portman, senatore repubblicano dell’Ohio, conservatore candidato vicepresidente di Mitt Romney, è noto ai suoi elettori per la sua radicata e convinta opposizione alle unioni fra persone dello stesso sesso.

Eppure il 15 marzo compie una clamorosa svolta davanti ai giornalisti:«Annuncio di aver cambiato nel mio cuore la mia posizione su un problema vitale per molte persone: la possibilità per le coppie omosessuali di sposarsi».

E’ bastata una sola persona a fare cambiare la sua visione del mondo: il figlio, che deciso di fare coming out dinnanzi a cotanto padre.

“Sapere che mio figlio è gay mi ha permesso di pensare a questa problematica in una maniera diversa che poi è quella di un padre che ama moltissimo suo figlio e vuole che abbia le stesse opportunità di vivere una relazione che hanno suo fratello e sua sorella e che io e Jane abbiamo avuto per 26 anni. Sono giunto a pensare che, se due persone sono preparate a prendere un impegno per tutta la vita, un impegno che abbia a che fare con l’amore e con la cura reciproca, nel bene e nel male, il governo non dovrebbe negargli l’opportunità di sposarsi.

 

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